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DOVE C’E’ GOOGLE C’E’ CRESCITA


Eric Schmidt è il ministro degli Esteri di Google. Gira per il mondo, tratta con i governi e con le autorità di regolazione, mentre i due fondatori, Larry Page e Sergey Brin, gestiscono il gruppo. Google ormai è una potenza: in maggio ha avuto un miliardo di visitatori unici. Un record che dice tutto. Di passaggio in Italia, Schmidt, che è presidente della società che ha inventato il più famoso motore di ricerca, ha risposto alle domande de “l’Espresso” (colloquio con Eric Schmidt di Orazio Carabini).

Comunicazione sul Web e crescita economica – parola di Eric Schmidt:

Le piccole imprese italiane possono decollare. Purché si lancino sulla Rete a caccia di nuovi mercati. Nei business tradizionali innovare vuol dire trovare nuovi modi di servire i propri clienti, per esempio utilizzando il Web. Innovare non significa necessariamente arrivare a una nuova scoperta tecnologica. La crescita globale dipende in ampia misura da business che già esistono, da imprese che innovano migliorando il modo in cui servono i loro clienti.

Una delle principali conseguenze della globalizzazione è che le piccole imprese hanno difficoltà a conquistare la loro parte del mercato mondiale. La globalizzazione favorisce le grandi imprese, che hanno i soldi e sfruttano le economie di scala. Che cosa può fare il governo? Può decidere che queste imprese devono fondersi per diventare più grandi e incoraggiarle  a farlo. Inoltre può creare maggiori opportunità. Google può essere molto d’aiuto in questo senso. Noi possiamo mettere le piccole imprese in condizione di affacciarsi sul mercato globale, possiamo materialmente cambiare il loro modo di lavorare. Basta un sito, un motore commerciale, un modo insomma di avvicinare i loro prodotti ai clienti. Noi stiamo lavorando a un progetto per l’Italia. Vogliamo aiutare direttamente le piccole imprese a crescere e a internazionalizzarsi, addestrandole a farlo. Perché manca la gente adatta a fare quello che ho appena descritto. E allora le università devono formare ragazzi che a 22-24 anni credono nel potenziale della Rete e hanno voglia di fare quattrini. E spargerli per l’economia. E’ importante perché in Italia l’uso della Rete è molto diffuso. Ma non per il business. Io sono convinto che la crescita economica in Italia deriverà dalle Pmi che vanno on line e che ampliano così il loro mercato. E’ nel loro interesse, nell’interesse di Google, in quello del governo e dei cittadini…

L’Espresso, N.27 anno LVII, 7 luglio 2011.