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WEB 2.0: COMUNICARE O NON COMUNICARE…?

Il mondo della comunicazione negli ultimi tempi è cambiato molto. Maggior parte delle forme di comunicazione tradizionali sono entrate in crisi a causa della nascita di nuovi media. Gli ultimi dati di Nielsen Media Monthly Report dicono che tutti maggiori investitori stanno puntando sempre più risorse per l'advertising nel Web. Ma non si tratta semplicemente di banner o siti statici. Grazie alle strategie Web 2.0 diventata possibile far notare la presenza dell’azienda anche ai nuovi, potenziali clienti che ogni giorno navigano sull’Internet alla ricerca di informazioni.

Il termine Web 2.0 indica l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l'utente (blog, forum, chat, social network etc.). La locuzione pone l'accento sulle differenze rispetto al Web 1.0, diffuso in passato, quando ancora l’Internet rimaneva solamente un altro mezzo di comunicazione che si poteva aggiungere ad altri, tradizionali offline, come giornali, affissioni, radio, tv etc. Il Web 1.0 era composto prevalentemente dai siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione con l'utente eccetto la normale navigazione tra le pagine, l'uso delle e-mail e dei motori di ricerca. Nell'era 2.0, grazie alla facilità e velocità di connessione che permette di scambiare molte informazioni in breve tempo, sempre più persone scelgono perfino di “incontrarsi” online. Questo significa che se un’azienda vuole raggiungere il suo target, trovando sempre nuovi clienti, deve andare a cercarli direttamente sulla rete, sviluppando meglio il proprio business sul Web.

Oggi però non basta più avere un sito internet graficamente bello ed elegante. Bisogna che quel sito sia raggiungibile prima di quello dei concorrenti e che consenta a chi lo visita di dialogare con l’azienda per chiedere informazioni, consigli o esprimere opinioni sui prodotti. Per un’azienda essere online significa sapere chi visita il suo sito o blog, cosa fa e cosa eventualmente scarica dalle pagina web.

Il Web 2.0 crea diverse possibilità alle aziende di trasformare la loro presenza sull’Internet in un’opportunità di crescita e di guadagno. Ad esempio:

  1. La visibilità sui motori di ricerca.
Innanzitutto, cercando di aumentare la presenza aziendale sul Web, bisogna migliorare la sua visibilità sui motori di ricerca. E’ fondamentale che al primo posto ci sia sempre il vostro sito. Inoltre, il fatto che a fronte della ricerca di un’espressione si abbia un click sul sito dell’azienda, creerà presto l'associazione marchio – sito, molto importante in ogni strategia di comunicazione.

  1. Ottimizzazione dei contenuti del sito web.
Anche miglioramento di contenuti web serve per farsi trovare dai potenziali clienti su Google. Inoltre, utilizzo dello strumento Google Adwords, che consiste nell’acquisto di parole chiave a pagamento (PPC - Pay Per Click), è attualmente molto diffuso nel mondo.

  1. Costruire un brand on-line.
Innanzitutto, è molto importante che altri siti (oltre ai circuiti di comunicazione stampa) scrivano articoli, news o post sul marchio/brand aziendale. Inoltre, è possibile progettare la ripetizione di un brand sul Web in diversi contesti, i quali in qualche modo lo leghino al sito. E’ importante che ogni link abbia il marchio incluso e, soprattutto, che il marchio sia ripetuto molto spesso su siti esterni senza il link. Sarà semplice, così, distribuire marchi con link e marchi senza link, semplicemente inserendo i comunicati in tutti i circuiti.

  1. Creare un blog aziendale.
Molte possibilità crea l’apertura di un blog aziendale, attraverso i quale e possibile parlare dei prodotti, delle offerte, novità e tante altre cose. Inoltre, i blog vengono premiati dai motori di ricerca che li mettono in posizione privilegiata rispetto ai siti tradizionali.

  1. Email marketing.
Prima esisteva il direct marketing, ma ciò che un’azienda inviava non si sapeva mai se veniva letto. Adesso con l’invio via email le aziende sanno perfettamente se un cliente ha letto le loro mail e possono controllare se tramite quei messaggi è andato a visitare alcuni prodotti sui loro siti. In questo modo nelle mail successive è possibile inviare  informazioni aggiuntive e mirate sui prodotti visitati.

  1. Buzz marketing.
Fino poco fa nell'ambito del marketing si usava il termine passaparola per indicare il diffondersi di informazioni e consigli tra consumatori attraverso una rete sociale. Negli ultimi tempi, con evoluzione dell’Internet ed i social network, questo fenomeno viene chiamato il buzz marketing.  Seguendo la definizione di Wikipedia, il termine indica quell'insieme di operazioni di marketing non convenzionale volte ad aumentare il numero e il volume delle conversazioni riguardanti un prodotto o un servizio e, conseguentemente, ad accrescere la notorietà e la buona reputazione di una marca. (…) Buzz marketing è dunque la strategia di coloro che, consapevolmente o inconsapevolmente, gratis o a pagamento, utilizzano il web (tramite, ad esempio, blog, forum e social network) per parlare e far parlare (o cercare di far parlare) di beni, aziende o marche.

  1. Social network.
Social network marketing è sicuramente un ottimo strumento per "rimanere in contatto" con le persone. Un equilibrio costante tra ciò che si è e ciò che si fa, aiuta, molto spesso, a capire meglio le persone e ad apprezzarle non solo professionalmente ma anche per quello che sono. Facebook, Twitter, Linkedin e molti altri si possono utilizzare non solo per promozione di prodotti, ma soprattutto per condividere le notizie. Inoltre, i social media sono usate dalle aziende per marketing online, ricerche di personale o per un aggiornamento costante del proprio carnet contatti e molte altre cose.

Oggigiorno le strategie Web 2.0 rappresentano un vero strumento di crescita economica per le aziende.