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PIANO DI COMUNICAZIONE

Con la strategia di comunicazione l'azienda persegue gli obiettivi che si è posta, ad esempio fare conoscere se stessa, i propri servizi, un evento ai propri clienti potenziali o ai propri interlocutori (ben identificati). Il piano di comunicazione definisce quindi, le modalità concrete con cui gli obiettivi prefissi verranno perseguiti. Tutte le attività previste dovranno comunque essere: tempestive, credibili, programmate e coerenti. 

Importanti aspetti da tenere in considerazione: 

  • il piano deve definire in dettaglio le diverse categorie di destinatari: ognuno di questi è potenzialmente oggetto di un approccio differente; 
  • i messaggi devono prevedere delle attenzioni in merito ad argomentazioni a cui il destinatario risulta più sensibile; 
  • il mezzo di comunicazione più adeguato; 
  • una programmazione delle attività (programmazione annuale) - eventi, progetti, argomenti, notizie ...; 
  • il budget; 
  • schede di verifica sull'efficacia. 

La comunicazione interna. La comunicazione interna è il primo passo di un buon piano di comunicazione. Tutti gli uffici coinvolti, e comunque lo staff deve sempre essere messo al corrente delle attività e iniziative in modo tale da poter supportare costantemente, a livello informativo, l'azienda. Si può raggiungere una buona comunicazione interna attraverso differenti modi e con differenti supporti. A seconda dell'entità del progetto si potrà scegliere tra: 

  • workshop; 
  • sito Internet; 
  • rete Intranet; 
  • supporti tecnologici; 
  • mailing list; 
  • riunione … 

Sarà fondamentale redigere un documento riassuntivo con i principali punti del progetto, servizio al fine di distribuirlo o metterlo scaricabile nella rete. 

La rete territoriale. Importante il radicamento nel territorio. Si può partire dal locale al nazionale per arrivare fino all'internazionale, naturalmente se questo è utile. E' comunque fondamentale radicarsi e "aiutare" il potenziale cliente ad identificare l'azienda, il progetto, il servizio in modo semplice e veloce. 

Promozione ed informazione sul programma. E' fondamentale aiutare il cliente a "riconoscere" immediatamente il prodotto, il servizio, l'azienda ... quindi, più facile sarà ricordare, maggiore sarà il coinvolgimento del potenziale cliente. La promozione del programma sarà quindi supportata da aspetti grafici:
  • logo e linea grafica coordinata; 
  • sito internet; 
  • pubblicità esterna; 
  • eventi; 
  • conferenze stampa; 
  • prodotti promozionali; 
  • prodotti mediali e multimediali; 
  • pubblicazioni; 
  • attività promo-educative; 
  • pubblicità sui media … 

Naturalmente non è obbligatorio inserire tutte le voci ed i relativi capitoli di spesa (il piano di comunicazione verrà gestito anche in base al budget, naturalmente fondamentale sarà trovare una soluzione adeguata). 

Tutta la parte informativa di un programma, progetto, servizio, azienda è di grande importanza, è ciò che trasmette il messaggio e pertanto deve essere presentato nel migliore dei modi. Le attività da programmare saranno quindi: 

  • conferenze stampa e ufficio stampa 
  • eventi 
  • prodotti mediali e multimediali 
  • pubblicazioni 
  • sito internet 
  • mailing 
  • call centre 
  • help desk 

Schede di verifica. Un piano di comunicazione deve assolutamente avere delle schede di verifica, controllo e monitoring per tutte le attività. E' fondamentale farlo per capire quali sono le attività che funzionano, e soprattutto quali sono gli strumenti utili al progetto, servizio, azienda. 


Fonte: www.addettostampa.blogspot.com di Francesca Anzalone

SCEGLIERE IL NOME PER UN BRAND ON-LINE

Come scegliere il nome per un brand on-line? Quasi tutte le regole del marketing, in questo caso, si applicano anche al Web Marketing. Ecco alcune di loro: 

  • Il nome deve essere semplice da ricordare se vogliamo che diventi noto. L'effetto delle ricerche dirette del marchio, infatti, contribuirà ad insegnare ai motori di ricerca che, appunto, si tratta di un marchio. 
  • Se possibile, il nome dovrebbe essere facile da ricordare e da scrivere, altrimenti diverrà più difficile il lavoro per renderlo visibile appieno e in tutte le sue forme. 
  • Il nome scelto per il nostro marchio deve essere qualcosa che non corrisponda a una chiave di ricerca. Il pericolo maggiore nella fase di creazione di un brand è che il motore lo scambi per una semplice chiave. 
  • Il nome deve essere, se possibile, una parola non esistente nei vocabolari più comuni, cosa in effetti tipica anche dei brand off-line. Ciò è vero per molti motivi di ordine psicologico, ma vale anche per i motori di ricerca ed in generale nel mondo on-line. Una parola non esistente che venga cercata sui motori di ricerca viene intesa subito come cosa nuova, come fonte di novità, come fatto emergente. Ovviamente, in ragione delle ricerche e della costanza della cosa, altrimenti sarà solo un errore di digitazione da parte di un navigatore. 
  • Il marchio non deve essere o sembrare uno slogan, altrimenti si corre il rischio che possa non aderire più a sé stesso in caso di cambiamenti delle strategie di comunicazione, promozione e vendita. Il marchio, quindi, va scelto pensando al lungo termine e non è lecita la domanda "Ma Frà, se operiamo solo a breve termine?" – A breve termine, infatti, è il concetto stesso di marchio a non aver senso. 

Due o tre sessioni di brainstorming, nella fase di scelta di un marchio, sono fondamentali. Spesso un marchio non ha successo perché è il risultato dell'elaborazione mentale di una sola persona, cosa sempre negativa in questi contesti. 


Fonte: www.webmarketing.html.it

COMUNICATO STAMPA


Come si impagina un comunicato stampa? L'impaginazione di un comunicato stampa deve essere chiara, semplice e soprattutto immediata. Dovrebbe avere i seguenti elementi:

1.         LUOGO e DATA
2.         COMUNICATO STAMPA
Si inserisce la dicitura in alto ben visibile.
3.         TITOLO
Deve essere incisivo ma contenere le informazioni principali.
4.         OCCHIELLO
Deve contenere le informazioni principali del testo.
5.         NOTIZIA
Notizia sviluppata in 2.500 battute circa.
6.         INFORMAZIONI
Sezione per maggiori informazioni:

•     Riferimenti del Referente
•     Nome e Cognome
•     Telefono
•     Email
•     Approfondimenti
Se esiste un sito di approfondimento bisogna scrivere un link.

MUSEO APERTO – IL MODELLO DEL FUTURO

Dal 4 al 6 agosto 2010 ad Ancona è stata presente una delegazione polacca composta da tre responsabili del Museo di Slesia della città di Katowice: il Direttore, Leszek Jodliński; l'organizzatore delle esposizioni, Mariusz Paluchiewicz, il responsabile del reparto didattico ed educativo, Joanna Knapik. La delegazione è arrivata in Italia in visita ufficiale al Museo Tattile Statale Omero per concordare la realizzazione di una mostra tattile nell'autunno 2011 a Katowice, Polonia.



A breve verranno scelte le opere del Museo Omero da esporre al Museo di Slesia, sarà definito l'allestimento e le iniziative didattiche correlate. La mostra coinvolgerà anche l'Istituto di Cultura Italiana e le associazioni per non vedenti polacche. La DeLIGHT, occupandosi di ideazione, consulenza ed organizzazione di eventi nel settore di comunicazione, arti visive e multimediali, parteciperà in organizzazione del progetto.

La mostra diventerà un importante passo nel rendere accessibili i beni culturali alle persone con minorazione visiva in Polonia. L’iniziativa costituirà un importante cambiamento nella costruzione del modello del museo aperto, socialmente sensibile, istituzione basata sul sapere e che di conseguenza democratizza l’accesso all'arte.

COS'E' IL DESIGN DELLA COMUNICAZIONE?

Il design della comunicazione è una disciplina che nasce dall’incrocio tra scienze della comunicazione e design.  Mentre il primo termine indica, in senso generale, le scienze che si occupano di analizzare i sistemi comunicativi, la parola design (dall’inglese progetto) comprende tutte le attività alla base della costruzione, realizzazione di un complesso oggetto - materiale o concettuale. In senso più esteso, il design è un insieme delle fasi di pianificazione e programmazione delle attività che portano ad un risultato atteso, il quale potrà essere raggiunto in maniera totale, parziale o anche essere mancato. In definitiva quindi quasi tutte le attività umane ricorrono, più o meno efficacemente, ad una progettazione cioè a mezzi, strategie e azioni più opportune per raggiungere determinati fini.

Il communication design è un termine usato oggi per definire la progettazione di un qualsiasi prodotto di comunicazione purché questa sia comprensiva di tutti i livelli, dalla strategia alla creatività fino all'esecuzione tecnica. Il termine va a coprire tutti quegli ambiti in cui l'ideazione dei contenuti discende in buona parte dalla loro comunicabilità visuale. Per questo motivo il termine è spesso usato in modo intercambiabile con la comunicazione visiva, ma il suo significato in realtà è molto più ampio. Può comprendere anche udito, sapore, tatto e olfatto. Il design della comunicazione cerca di attrarre, ispirare, creare desideri e motivare le persone a rispondere ai messaggi, al fine di ottenere lo scopo pianificato che può essere sia quello di costruire un marchio, incrementare le vendite, oppure può essere usato per scopi umanitari. Il suo processo in molti casi coinvolge il pensiero strategico di business, analisi di mercato, ricerche sociologiche e perfino psicologiche.

Ma il design della comunicazione non riguarda soltanto la progettazione del messaggio da parte l'estetica, ma anche una vera e propria creazione di nuovi canali per assicurare che il messaggio arrivi al target di riferimento. Il communication design si riferisce quindi all’ideazione dell’intero sistema, in cui vengono progettati tutti i messaggi, come un processo unico e integrato, piuttosto che una serie di comunicati separati. Per questo motivo nell’ambito della comunicazione d’impresa molto spesso si tratta della comunicazione integrata, e cioè l'integrazione degli strumenti e vari tipi di comunicazione secondo un piano prestabilito.

Alcune definizioni presenti in questo articolo sono state citate da Wikipedia: www.wikipedia.org.